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VISITA DEL PAESE QUALCHE NOTIZIA STORICA SU CRAVEGNA La piccola comunità che in tempi lontanissimi si stabilì nella terra che poi divenne Cravegna dovette farsi spazio dissodando lentamente e con grande fatica un luogo del tutto selvaggio. I terreni posti fra gli 800 e i 900 m di altitudine vennero poi trasformati in prati per pascolarvi le capre, riducendo gli spazi occupati dal bosco.
Sembra anche che i comuni di Cravegna, Mozzio e Viceno formassero un'unica organizzazione almeno per quanto riguarda lo sfruttamento dei boschi e dei pascoli. I confini fra le diverse località vennero definiti più tardi, in seguito a numerose liti fra gli abitanti. Il prof. Bertamini afferma che "l'importanza dei boschi e dei pascoli era tale che bastava uno sconfinamento del bestiame o il furto di qualche gerla di foglie per creare motivo di lite". E di liti sfociate in azioni legali per questi motivi ce ne furono tante. Tuttavia la storia del Comune di Cravegna non si esaurisce nelle liti con le comunità vicine, anzi è documentato che questo Comune seppe sviluppare delle regole di vita comunitaria che esprimono l'elevazione morale e culturale del suo popolo e la sua capacità di aiutare chi aveva bisogno. Per esempio nel 1564 la parrocchia di Cravegna diventò autonoma da quella di Crodo e iniziò la costruzione e la cura di numerosi oratori abbelliti da significative decorazioni. Restano ancora alcuni esempi di case erette con particolare buon gusto. Si diffuse l'istruzione anche fra il popolo, affidata ai cappellani aiutati da alcuni maestri laici, i quali venivano ricompensati da redditi stabiliti proprio per sostenere l'istruzione. Ma poiché la popolazione nel tempo aumentava troppo rispetto alle risorse di Cravegna, i più intelligenti e coraggiosi incominciarono ad emigrare, specialmente verso Bologna e Roma, dove si adattavano a qualsiasi lavoro. In quelle città formavano delle Compagnie di Cravegnesi che si occupavano di mutua assistenza in caso di bisogno, di aiuto ai nuovi arrivati, del mantenimento del culto delle chiese della loro lontana Cravegna e dell'istruzione dei giovani. Molti di questi emigranti rientravano poi nella loro patria, mentre altri, come la famiglia Nocetti - Facchinetti in cui nacque il futuro papa Innocenzo IX, si trasferirono definitivamente. Nel corso del 1800, in seguito alle leggi napoleoniche, la situazione mutò e gran parte del buono che era stato fatto venne disgregato. Nel 1929 Cravegna perse la sua autonomia come comune e insieme a Mozzio e a Viceno entrò a costituire il più grande comune di Crodo.
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