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CRAVEGNA E LA FEDE

ORATORI DI CRAVEGNA
(Tullio Bertamini)

La Confraternita dei Disciplinati e l’oratorio di S. Giovanni Battista

Non abbiamo sufficienti indicazioni storiche per decidere in quale anno fu istituita la prima Compagnia, Confraternita o Scuola dei Disciplinati di S.Giovanni Battista a Cravegna.

Sul Sagrato della Chiesa Parrocchiale di S.Giulio: l'oratorio di S.Giovanni Battista a sinistra, il campanile e l'antico Ossario a destra
Sul Sagrato della Chiesa Parrocchiale di S.Giulio: l'oratorio di S.Giovanni Battista a sinistra, il campanile e l'antico Ossario a destra

Sebbene molto antica la ritroviamo perfettamente organizzata nel secolo XVI. Nella chiesa di S.Giulio c’era un altare dedicato a S.Giovanni Battista che stava nel luogo dove poi fu aperta la cappella di S.Antonio da Padova. L’Inventario del 17 settembre 1617 ci dice che questo altare fu eretto a spese della famiglia Bernardini di Viceno e che gli erano stati aggiunti titolo, beni ed obblighi di altro dedicato a S. Michele precedentemente soppresso (1). Ma questo altare che ritroviamo nella chiesa oltre la metà del secolo XVII non era quello a cui era legata la Confraternita.

Volendo credere a quanto ci riferiscono gli Atti di Visita pastorale fatta dal Bascapè nel 1596 il curato e gli uomini di Cravegna, senza chiedere la necessaria autorizzazione, nel 1576 avevano costruito in legno sopra la porta maggiore della chiesa un locale che venne adibito a luogo di riunione od oratorio della Confraternita. Questa aveva avuto anche una conferma dal vicario generale della diocesi Carlo Boniperti nel 1581 (2). Ma già nel seguente 1582 c’è l’ordine di portar fuori dalla chiesa questo oratorio che doveva risultare ingombrante (3). Invece sappiamo che quest’ordine fu eseguito molti anni dopo. Infatti l’Inventario del 15 settembre 1617 ripete che «oratorio della sodetta Compagnia di S. Giovanni Battista è posto nella sodetta chiesa parrocchiale di S. Giulio di Cravegna, sopra la porta grande verso mezzanotte e sostentato da due colonne di pietra et parte attaccato alle mura di detta chiesa» ed accenna all’esistenza di un altare posto verso mattina con un quadro (4). Questo quadro, tuttora esistente, fu fatto fare dalla Confraternita nel 1609 e collocato nel così detto oratorio in quello stesso anno (5), e dove lo ritroviamo anche in seguito. Rappresenta la Vergine Maria con il Bambino sulle ginocchia che consegna la croce a S. Giovanni Battista fanciullo. Ai lati sono S. Giulio, S. Francesco d’Assisi ed un poco più in basso le figure di quattro Disciplinati con saio e cappuccio, corona del Rosario e flagello. Un cartiglio al centro in basso recita una nota invocazione alla Madonna seguita da una citazione riguardante S. Giovanni Battista: Inter natos mulierum non surrexit maior Joanne Baptista e la data 1609.

Quadro della Confraternita dei Disciplinati di S.Giovanni Battista (1609)
Quadro della Confraternita dei Disciplinati di S.Giovanni Battista (1609)

Negli Atti di Visita pastorale del 29 giugno 1627 si ha anche una descrizione delle pratiche penitenziali di questi Disciplinati. Si dice espressamente che flagella adhibent, ossia si flagellano ogni prima domenica del mese, in tutte le domeniche di Avvento e di Quaresima, il primo giorno di Maggio e di Agosto ed ogni volta che è imposto digiuno con astinenza dalle carni (6). A queste penitenze si aggiungevano anche delle pratiche devozionali. L’Inventario del parroco don G. Antonio Zuccalla del 27 dicembre 1690 assicura che «ogni giorno di festa si congregano li confratelli di detta Compagnia a cantar l’ufficio della Beata Vergine con altri pii esercizi»; ed aggiunge che «questa Compagnia è governata da priori et suoi officiali conforme il prescritto del Concilio provinciale IV et la reforma di S.Carlo» (7).

Affresco cinquecentesco della Madonna del Latte nella lunetta della porta dell'oratorio di S.Giovanni Battista
Affresco cinquecentesco della Madonna del Latte nella lunetta della porta dell'oratorio di S.Giovanni Battista

Attorno alla metà del secolo XVII non si accenna più alla presenza di un oratorio di S.Giovanni Battista né dentro né fuori della chiesa, sebbene la Confraternita continui le sue pratiche. Questo ci induce a credere che, eliminato tale ingombro, la Confraternita si riunisse semplicemente nella chiesa in tempo opportuno od in altro luogo adatto fino alla costruzione del nuovo oratorio che pare sia sorto pochi anni dopo la metà del secolo XVII. Compare infatti come già esistente e nella forma attuale per la prima volta nell’Inventario del 1673 (8). Ha pianta rettangolare, copertura in volta a piccole vele e robusto tetto in piode. La facciata è abbellita da un portico tetrastilo che permette facile accesso alla porta ed alle solite finestre devozionali. Nell’alzata della facciata notiamo una finestra centrale fiancheggiata da due nicchie che contengono le statue lignee settecentesche di S. Francesco di Assisi e S. Antonio da Padova. L’oratorio ha anche una piccola sacrestia. Probabilmente nel luogo dove sorse c’era una edicola dove attorno al 1539 il pittore Battista da Legnano aveva affrescato una Madonna del Latte fra due angeli musicanti. Questa pittura non fu distrutta, ma riportata e conservata nella lunetta soprastante la porta dell’oratorio.

Oratorio di S.Giovanni Battista: quadro del Battesimo di Gesù
Oratorio di S.Giovanni Battista: quadro del Battesimo di Gesù

Nei primi anni del ‘700 l’oratorio di S.Giovanni Battista fu probabilmente intonacato esternamente e rinnovato internamente con un nuovo altare in muratura ed alzata in stucco per ricevere un nuovo quadro di grandi dimensioni. Questo rappresenta la Madonna, S.Giovanni Battista, S.Pietro e S.Carlo. Non ne conosciamo l’autore ma è possibile vedervi la firma del restauratore: Restaurato 1847 - Giacomo Antonio Sotta. Sui muri perimetrali nel 1855 il pittore Paolo Raineri di Cannobio affrescò una Via Crucis lasciando la propria firma e la data sotto la I Stazione. Del medesimo pittore è la decorazione della volta dove raffigurò le Virtù teologali, le Virtù cardinali ed alcuni angeli.

L’oratorio di S.Giovanni Battista fu costantemente utilizzato dalla Confraternita del SS.Sacramento, eretta il 6 ottobre 1576, i cui confratelli erano gli stessi di quella dei Disciplinati.

Oratorio di S.Giovanni Battista: altare
Oratorio di S.Giovanni Battista: altare

Con il tramonto di queste istituzioni un tempo così importanti nella vita religiosa e civile delle parrocchie ossolane e vive fino alle soglie del nostro secolo, si ripropone il problema della conservazione e dell’uso di questo ed altri Oratori una volta frequentatissimi ed ora pressoché negletti.

Note:

  1. Archivio diocesano di Novara: Teche: Cravegna.

  2. Archivio diocesano di Novara: Atti di visita pastorale, 1. 46 f. 210.

  3. Ibidem: I. 6,ff. 20 1-205.

  4. Archivio diocesano di Novara: Teche: Cravegna. Inventano del 15 settembre 1617 fatto dal parroco G. Viscardi e vogato dal notaio Giacomo Grandis di Cravegna.

  5. Archivio parrocchiale di Cravegna: 23 ottobre 1609: La Compagnia di 5. G. Battista di Cravegna, avendo fatto fare un quadro a modo di ancona, chiede di porlo sopra l’altare dell’oratorio. E concesso mediante un visitatore a ciò deputato.

  6. Archivio diocesano di Novara: Atti di visita pastorale: I. 1081 44.

  7. Archivio parrocchiale di Cravegna: Inventano fatto dal parroco G. Antonio Zuccalla il 27 dicembre 1690.

 

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