La
piccola frazione di Campieno, che deriva ovviamente il toponimo
dal trovarsi su una magnifica e solatia spianata un tempo
intensamente coltivata e che ora sta per essere invasa da
problematiche costruzioni che ne distruggerebbero la bellezza
originaria, ebbe un suo oratorio dedicato a S.Domenico solo alla
fine del secolo XVII. Da un elenco di offerte raccolte fra gli
abitanti della frazione, registrate dal notaio Giovanni Antonio
Marini il 1° maggio 1696, si deduce che l’oratorio era stato
appena costruito (nuper
erecto) (1).
Fu benedetto dal parroco di Cravegna, autorizzato dal vescovo con
un rescritto del 13 novembre 1969 (2).
L’oratorio
di Campieno è di forma semplicissima. Ha pianta rettangolare,
abside quadrata ed è coperto da una volta e robusto tetto di
piode. La facciata, volta ad ovest, ha una porta centrale
affiancata dalle solite finestre devozionali ed una finestra
ottagonale al centro. Ha un semplice altare con quadro ad olio
rappresentante la Beata Vergine Maria e S. Domenico. Una scritta
al piede ci riporta l’offerente e una data: Bartolomeo
Beltrami fece fare per sua devozione questo dì 26 aprile 1691. Ha
anche una piccola sacrestia ed un campaniletto con unica
campanella sullo spigolo della facciata.
L’oratorio
fu recentemente restaurato e decorato internamente dalla ditta
Beltrami-Perrini (1971).
Note:
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Archivio
notarile di Pallanza: Atti del notaio Giovanni Antonio
Marini.
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Documento
in Archivio
parrocchiale di Cravegna.
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